Storia - Teatro Comunale Giuseppe Verdi
Il Teatro Comunale "Giuseppe Verdi" di San Severo è la massima sala teatrale di Capitanata nonché il maggiore teatro all'italiana di Puglia dopo il Petruzzelli di Bari e il Politeama Greco di Lecce.
Storia
Ottanta anni fa è stato inaugurato a San Severo il Teatro che rientrava nella politica delle grandi opere perseguita dal regime fascista su progetto di Cesare Bazzani.
L'opera inaugurale fu l'Andrea Chénier di Umberto Giordano con protagonista Rosetta Pampanini.
Dopo la caduta del fascismo, il teatro è stato chiamato semplicemente “Comunale”.
Nel 1975 è stato ufficialmente dedicato al compositore “Giuseppe Verdi”.
L'interno del Teatro è molto raffinato ed elegante con toni caldi e dorati mentre le facciate esterne sono neo classiche.
Il “Verdi” è il terzo teatro all'italiana di Puglia dopo il Petruzzelli di Bari e il Politeama Greco di Lecce.
Il tempio sanseverese si è distinto fin dall'inizio per una programmazione varia e qualitativamente sostenuta comprendente oltre alla lirica, spettacoli di prosa, musical, rivista, operetta, balletto, concerti sinfonici, musica leggera e commedia.
In questi ottant'anni, purtroppo, ha subito momenti difficili, nel dicembre del 2016 ha dovuto interrompere l'attività teatrale a causa di inagibilità e conseguente messa in sicurezza determinata da un'ordinanza prefettizia.
I lavori sono stati presi con grande serietà dall'Amministrazione Comunale tant'è che il Sindaco Avv. Francesco Miglio ha provveduto seduta stante all'avvio dei lavori che sono terminati in pochi mesi.
Nel novembre del 2017, il Teatro Comunale “G. Verdi” è stato messo in totale sicurezza secondo le normative vigenti e vanta un' “agibilità definitiva” grazie all'utilizzo di strumenti tecnologicamente avanzati inerenti le norme antincendio, incolumità del personale e dell'utenza.
Il 2 dicembre 2017 il teatro è stato ufficialmente restituito alla cittadinanza con una festa inaugurale che prevedeva un recital letterario – musicale “Le parole Note” con protagonisti gli attori “Giancarlo Giannini” , “Giuliana de Sio” e il “Marco Zurzolo Quartet”.
Successivamente è stata organizzata dall'Amministrazione Comunale insieme al Teatro Pubblico Pugliese un' importante Stagione di Prosa (2017/2018), all'interno della quale figurano nomi come: Lina Sastri, Massimo Ghini, Francesco Pannofino, Lello Arena, Angela Finocchiaro, Enrico Brignano, il Magistrato Salvatore Cosentino, Biagio Izzo, Santino Caravella, Carlo Buccirosso e Lorella Cuccarini.
Tutti gli spettacoli già avvenuti e sia quelli in corso, hanno già registrato il “Sold Out” grazie all'alta qualità della scelta delle rappresentazioni compiute dall'Amministrazione Comunale.
Non mancano anche gli spettacoli e manifestazioni organizzate da Associazioni private del territorio che hanno contribuito e contribuiranno negli anni a dare splendore a questo contenitore culturale.
L'Amministrazione Comunale ha preparato una serie di gadget promozionali tra cui la realizzazione di un calendario ad hoc che ripercorre, grazie a fotografie inedite, la storia del teatro comunale “G. Verdi” a partire dalla data della prima inaugurazione (9 dicembre 1937), foto riguardanti lo splendore interno ed esterno della struttura e cartoline con annullo filatelico.
Inoltre sono state organizzate visite guidate con guide specializzate e manifestazioni inerenti gli ottanta anni del teatro.
Dati Tecnici
L’edificio, alto oltre 23 metri, largo in media 25 e lungo quasi 70, copre un’area di 1750 m2. A causa della pianta trapezoidale del terreno su cui fu costruito, la larghezza del Teatro si riduce progressivamente dalla facciata al palcoscenico (l'ingegnosa soluzione si deve all'ingegnere Salvatore Celozzi, primo autore del progetto e direttore dei lavori di costruzione). All'interno ciò ha comportato un sensibile stringimento del 'ferro di cavallo' della platea verso il palco, cosicché all'ampiezza della sala non corrispondono un boccascena e una buca orchestrale giustamente proporzionati. Ciononostante, il palcoscenico resta notevolmente ampio: è infatti profondo 15 metri, largo 20 e alto 17,50 (16 fino alla graticciata), per complessivi 260 m2. A dispetto di tanta ampiezza, il boccascena è largo solo 11,50 metri (per 7,20 di altezza, fino alla mantovana fissa) e la buca dell'orchestra misura appena 10 metri per 3 di profondità, potendo ospitare non più di 60 orchestrali. I camerini invece, distribuiti su sei piani, sono 50, e ad essi s'aggiunge una comoda sala-prove per la danza.
La sala conta cinque ordini: i primi tre ospitano palchi; il quarto la prima galleria e, ai lati, le barcacce; il quinto la seconda galleria, ad anfiteatro con gradinate. Gli ingressi alla platea sono tre: il centrale, direttamente dal foyer, e i due laterali, dai corridoi dei palchi di prima fila. Agli ordini superiori si accede mediante due eleganti rampe di scale. Altre due rampe servono il ridotto dei palchi, oggi Auditorium.
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